Inler: "Ora pensiamo all'Inter"
Interviste
23 Aprile 2014 Fonte:
Area Napoli
"Dobbiamo preparare bene la partita di sabato che è fondamentale per arrivare al top con la Fiorentina"
L'ospite speciale della trasmissione In Casa Napoli in onda su Piuenne è stato Gokhan Inler, tanti i temi trattati dallo svizzero. "Il mister dice tante belle cose, a noi spetta seguirlo e fare sempre meglio fino alla fine. Coppa Italia? Ci sono due settimane alla finale ma prima dobbiamo preparare bene la partita di sabato che è fondamentale per arrivare al top con la Fiorentina. A me interessa dare sempre il massimo alla squadra affinchè vinca. Se poi posso chiudere le partite importanti per me è una soddisfazione in più. I compagni però sono fondamentali. E mi fa piacere che ci sia grande compattezza tra di noi. Chi scende in campo deve dare sempre il massimo. E' vero, abbiamo lasciato troppi punti per strada, Facciamo molte azioni offensive ma poi siamo scoperti dietro, Dobbiamo livellare questa differenza. A centrocampo fatichiamo? Dobbiamo cercare di avvicinarci e stare stretti ma questo non è sempre facile. i quattro che attaccano, non sempre riescono poi a tornare. Dobbiamo imparare per questo a gestire i momenti. Benitez è arrabbiato? Lo conoscete bene. E' uno che pensa tanto che aiuta tantissimo e subito dopo l'ultima partita abbiamo parlato tanto. E' vero, abbiamo regalato questa partita ma lui già pensa alla prossima. Ci infonde questa sicurezza, ci dice che non dobbiamo mollare, che ci sono altre partite in cui occorre fare bene. Come ho detto il mister parla tanto, ma non può fare certo da solo. Siamo noi giocatori ad andare in campo. Ed è chiaro che se per dieci volte ci dice determinate cose e queste non vengono fatte bene, alla fine si arrabbia. Fiorentina? Ora pensiamo a vincere contro l'inter, poi penseremo alla Fiorentina. Parlare è facile ma in campo non è sempre facile. Ci sono tanti episodi che possono determinare il risultato. L'importante è restare uniti. Cosa è successo sul gol dell'Udinese? Reina ha sbagliato il rinvio? Pepe ha rinviato e io e Valon eravamo a metà strada, non sapevano bene chi doveva andarci, abbiamo un po' rallentato. La giocata di Reina era buona: di solito lui dà il pallone a noi e poi noi all'esterno. Jorginho? Jorginho è un ottimo centrocampista, si è integrato bene e può crescere con noi. Come mi trovo nel centrocampo a due? Mi trovo bene, l'importante è capire come si gioca. Il mister ci dà indicazioni precise e noi cerchiamo di fare quello che dice. Hamsik trequartista? Marek è intelligente, sa attaccare gli spazi e lo puoi trovare ovunque. Certo, va bene anche un tre quartista come Pandev che tiene pallone, si gira e può dettare il passaggio filtrante. Marek però è piu esterno e può dare anche una mano al centrocampo. Che momento vive Marek? Lui non è neanche da discutere. E' un grande professionista e sta dando il massimo. Con l'Inter cercheremo di aiutarlo. E' un giocatore intelligente che sa cosa deve fare meglio. Mazzarri? Il mister ha fatto bene qui ma noi con Benitez finora abbiamo fatto ugualmente bene e vogliamo continuare a farlo. Il gol a cui sono più affezionato? Quello col Chelsea. Obiettivo Coppa Italia? Amma vincere! L'idea della maschera da leone nel giorno della presentazione a chi è venuta? E' nata nello spogliatoio col presidente che voleva fare qualcosa di speciale. Io sono una persona che normalmente non fa queste cose ma lui voleva farlo e io non mi sono tirato indietro. La maschera la trovammo proprio nello spogliatoio, era del Pocho. Anche la Juve mi cercava? Ho sentito di tante squadre. Ma a uno che ti voleva da tempo e poi ti dà la possibilità di stare in una città straordinaria darò sempre il massimo. Fascia di capitano? Sono da pochissimo qua, non posso permettermi di pretendere la fascia. Da questo punto di vista la nazionale e il mio Ct mi hanno aiutato molto. Maradona? La sua aura vive ancora con noi, per questo siamo orgogliosi di giocare a Napoli, una piazza speciale che vuole vincere sempre. Non è sempre facile ma vogliamo vincere a Napoli. Cosa non mi piace del calcio italiano? Il razzismo? Noi siamo qua per giocare a calcio e ci dispiace quando si sentono cose brutte. Ai giovani dobbiamo sempre dare un'immagine pulita di questo sport".
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