Basta curve chiuse per descriminazione territoriale
Cronaca
19 Agosto 2014 Fonte:
Corriere della sera
Lo ha deciso il consiglio federale della Federcalcio, il primo sotto la guida Tavecchio
Basta curve chiuse, sparisce la discriminazione territoriale. L'era Tavecchio alla guida della Figc si apre con un provvedimento destinato a fare discutere. Il consiglio federale della Federcalcio, il primo sotto la guida del nuovo presidente (che era finito nella bufera per una sua uscita razzista), ha infatti approvato la modifica degli articoli che equiparavano come illecito disciplinare la discriminazione razziale a quella territoriale, un norma che lo scorso campionato portò alla squalifica e alla chiusura di diverse curve per via dei cori offensivi dei tifosi di casa.
La riunione di lunedì a Roma ha modificato gli articoli 11 e 12 del Codice di giustizia sportiva stabilendo che non costituisce più un comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, quella condotta che era da considerarsi, direttamente o indirettamente, di «origine territoriale». Non solo: «L'offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale» viene cancellata dall'art. 12 (prevenzione di fatti violenti) come causa di responsabilità oggettiva delle società per le quali resta prevista solo un'ammenda. Questa era una richiesta della Lega calcio, convinta che i club fossero «vittime» e che quindi non si potesse calcare la mano sulla responsabilità oggettiva. La Federcalcio aveva preso atto che qualcosa si dovesse cambiare anche perché la Uefa non prevedeva nulla del genere.
Cambiano quindi le sanzioni, che avranno «gradualità». Si va dalla diffida e dalla multa in su e in sostanza per vedere puniti i club con settori o stadi senza pubblico bisognerà assistere a casi «di particolare gravità» o a recidive. Lo scorso anno furono parecchie le chiusure di curve o settori degli stadi italiani tra mille polemiche e le proteste dei club.Basta curve chiuse, sparisce la discriminazione territoriale. L'era Tavecchio alla guida della Figc si apre con un provvedimento destinato a fare discutere. Il consiglio federale della Federcalcio, il primo sotto la guida del nuovo presidente (che era finito nella bufera per una sua uscita razzista), ha infatti approvato la modifica degli articoli che equiparavano come illecito disciplinare la discriminazione razziale a quella territoriale, un norma che lo scorso campionato portò alla squalifica e alla chiusura di diverse curve per via dei cori offensivi dei tifosi di casa.
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