Allegri: "È stata un'annata dura, onore al Napoli"
Interviste
13 Maggio Fonte: Gazzetta dello Sport
"Facciamo i complimenti alla squadra di Sarri, che ha fatto un grande campionato e ha lottato fino alla fine"
La Juventus è nella leggenda con sette scudetti di fila. Quattro di questi portano la firma di Massimiliano Allegri, che da quando si è seduto sulla panchina bianconera, nell'estate del 2014, in Italia ha fatto "l'unica cosa che conta", per dirla con Boniperti: vincere. Poker di scudetti e poker di Coppe Italia, cui si aggiungono due finali di Champions League e una Supercoppa Italiana. Delle quattro meraviglie che portano la firma del 50enne livornese, questo è probabilmente il titolo dove la mano dell'allenatore si sente di più: Allegri ha cambiato e ricambiato volto alla sua creatura, ha dosato uomini ed energie senza mai sbagliare una mossa, non ha risparmiato panchine "scomode" alle stelle (da Dybala a Higuain) quando era necessario. Ed ha avuto ragione lui: scudetto condito dal record di punti e di gol segnati durante la sua gestione. Quando lo intervistano a Premium Sport, Allegri deve subito spiegare perché non era negli spogliatoi con i giocatori: "È giusto che festeggino loro, e poi io avrei perso la voce - dice sorridendo il tecnico bianconero -. Siamo felici di aver conquistato lo scudetto stasera, ora abbiamo una settimana in più di vacanza, è stata una annata dura, faticosa e facciamo i complimenti al Napoli, che ha fatto un grande campionato e ha lottato fino alla fine. I ragazzi si meritano questa festa, perché 4 anni fatti in questo modo difficilmente possono ricapitare: faccio i complimenti a tutti quelli che hanno lavorato con me e con noi, la maggior parte del merito è dei ragazzi, avere una squadra con valori umani come li hanno questi giocatori rende più facile centrare gli obiettivi. Ma vincere non è mai semplice, i ragazzi 4 giorni fa hanno vinto la Coppa Italia e oggi siamo qui a festeggiare lo scudetto".