Mercato, presente e futuro, e singole situazioni dei giocatori, a partire da Insigne. Sono tanti gli argomenti trattati da De Laurentiis a margine della firma con il Comune della convenzione per lo stadio San Paolo. Su Insigne il presidente del club azzurro non si è risparmiato: Non c'ero al summit di Insigne con Raiola e Ancelotti, il problema di Insigne è che lui deve capire da grande cosa vuole fare, perché lui ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli. Io Insigne lo capisco e lo proteggo, mi piace e mi sta simpatico però lui ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana. Bisogna che si tranquillizzi. Se l'allenatore non lo utilizza lui non può uscirsene con battute o con atteggiamenti quasi di sfida perché l'allenatore è un padre di famiglia che ha 60 anni e solo per questo non ti manda a quel paese”.
Mertens e Callejon: "Se vogliono soldi vadano in Cina"
De Laurentiis usa parole chiare anche su Mertens e Callejon, giocatori in scadenza a giugno 2020: “Non sono disposto a fare sforzi importanti, ogni giocatore ha un suo valore a seconda di dove gioca e che età ha. Se poi un giocatore vuole andare in Cina perché viene strapagato questo è un problema suo”.
Koulibaly: "Prima o poi lo venderemo. Ancelotti? Lo tengo stretto"
Domande anche su Koulibaly e Fabian Ruiz, a cui il presidente azzurro ha risposto così: “Io sono affezionato a Koulibaly e non l'ho venduto neanche per 105 milioni, poi arriverà un momento in cui Koulibaly bisognerà venderlo per forza. La corte di Real e Barcellona per Fabian Ruiz? Se io mi convinco a pagare uno che è sconosciuto 30 milioni non sono nato ieri. Chiaramente il giocatore vale. Abbiamo Fabian Ruiz ma chissà quanti altri ne troveremo, la porta è sempre aperta non bisogna mai affezionarsi a un giocatore". Infine, la conferma del rapporto speciale con Ancelotti: “Con lui ho un grande rapporto e non lo mollo di certo. Lo vorrei sulla panchine del Napoli per altri 10 anni”.