Contro il Perugia, come volevasi dimostrare, il Napoli vince e passa ai quarti. Una appena discreta prestazione consente di battere questo Perugia, che ha giocato la sua onesta partita al San Paolo. La squadra di Cosmi non è apparsa per nulla intimorita e ha tentato il tutto per tutto fino all'ultimo. Per quanto riguarda il Napoli, invece e a mio modo di vedere, tanta buona volontà, soprattutto nel primo tempo e poca concretezza. I due goals sono arrivati grazie a due calci di rigore, di cui uno grazie all'ingenuità di un avversario. Goal su azione, neanche a parlarne, probabilmente neanche se a scendere in campo, con tutto il rispetto, sarà San Gennaro. La squadra, come dicevo sopra, non concretizza, perché incapace di verticalizzare negli ultimi venti metri. Il possesso palla è fine a se stesso, perché lento e, di conseguenza, o innocuo, o facilmente prevedibile. In più, sono difficilmente decifrabili alcune decisioni di Gattuso, e mi spiego: mi si vuole spiegare la sostituzione di Lozano per Callejon? Per me non ha senso. Callejon, con tutto il rispetto per quello che ha fatto e dato, la sua decisione l'ha presa. A fine stagione lascerà il Napoli, quindi già adesso è un ex calciatore del Napoli. A che vale insistere ancora con lui? Mistero. C'è un'altra decisione di Gattuso davvero discutibilissima, ma ne parleremo dopo la partita con la Fiorentina, se sarà il caso. Se dovesse accadere quello che penso, sarà il disastro completo. Inoltre, a me proprio oggi è apparso chiaro che lo spogliatoio del Napoli è profondamente spaccato. Si vedrà.
Per quanto riguarda la partita, c'è poco o nulla da dire. Buon primo tempo e noiosissimo secondo. Due rigori sacrosanti consentono al Napoli di andare in doppio vantaggio e vincere la partita. A fine primo tempo un rigore che non c'era anche per il Perugia, ma che viene parato da Ospina.
Risultato finale: Napoli - Perugia 2-0.
Per quanto riguarda i singoli, niente di eccezionale. Spendo una parola per Lozano. Finalmente qualcuno sulla destra che non porta a spasso la sua ombra, ma che non viene tenuto nella giusta considerazione da allenatore e compagni. Peccato!