Il calcio non ha bisogno di scienziati, perché è materia semplice, e non scienza: chiusura e apertura degli spazi. Chi riesce a farlo meglio, nove volte su dieci, vince. Oggi il Napoli indubbiamente l'ha fatto meglio e, meritatamente, ha vinto. Gattuso ha schierato la formazione che io vado augurando da sempre, che è poi quella che Ancelotti, prima di essere esonerato, aveva deciso. La squadra è stata compatta, equilibrata, volitiva e combattiva. Le partite si vincono soprattutto a centrocampo e Gattuso, penso, abbia sicuramente fatto tesoro degli errori contro il Lecce, dove lasciando due mediani, ha costretto la squadra ad allungarsi e a lasciare praterie a Saponara e compagni. Acqua passata. Inoltre, per avere questo equilibrio, è necessario che Insigne rimanga in panchina e, per favore, non si cominci con la storia che è di Napoli, che è il capitano e quant'altro. Non ho nulla contro il ragazzo, ma ha limiti evidentissimi e chi lo nega, come dire, nega l'evidenza. Certamente, mi rendo conto che con le piccole il Napoli non può giocare con lo stesso atteggiamento tattico, avuto con l'Inter, ma basterà giocare con Milik e Ciro lì in avanti per venire a capo di qualsiasi situazione e vedere sfumare, come d'incanto, la baldanza e la sfrontatezza dimostrate dalle piccole squadre ultimamente, specialmente al San Paolo. Ancelotti aveva capito il problema e lasciava spesso Insigne in panchina, se non in tribuna.
La partita. Gattuso opera una mezza rivoluzione e rinforza il centrocampo. Conferma Ospina in porta e mi auguro solo perché Meret non è al meglio. In difesa rientra Manolas a fa coppia con Maksi. Sugli esterni Di Lorenzo e Mario Rui, supportati da Calleti ed Ellas. A centrocampo Demme, Fabian Ruiz, Zielinski e Mertens di punta.
Si parte. Napoli ben coperto, ma pronto a rendersi pericoloso. In fase di non possesso gli azzurri attuano un 4-5-1, che diventa 4-3-3 in fase di possesso. Ritmi blandi e il Napoli non fatica più di tanto. Sul finire del primo tempo, grossa occasione per Zielinski, che a tu per tu con il portiere avversario, spreca. Si va al riposo sul risultato di parità.
Secondo tempo. Stesso canovaccio. Al 57°, però, il Napoli passa in vantaggio. Fabian triangola con Di Lorenzo. Riceve ai limiti dell'area. Salta Brozovic e lascia partire un sinistro a giro di rara bellezza che trafigge l'incolpevole Padelli. Gioia incredibile sulla panchina azzurra. Gattuso si finge calmo. Il tempo comincia a scorrere e il Napoli tiene con sicurezza e con sicurezza terrà fino alla fine, portando a casa una preziosissima vittoria.
Passiamo ai singoli. Ospina, sicuro, ma mai chiamato a interventi di un certo rilievo, 6. Di Lorenzo, partita gagliarda, 7. Manolas, nel gioco alto domina su entrambi gli avversari, 7. Maksi, impacciato all'inizio, poi si riscatta, 6. Mario Rui, ottimo in fase difensiva, 6,5. Fabian, il miglior Fabian della stagione, 8. Demme, qualche errore di troppo, ma sempre generoso, 6. Zielinski, quel gol mangiato a fine primo tempo gli abbassa il voto di mezzo punto. Calleti, finalmente si è rivisto quasi quello vero, 6,5. Mertens, tanto sacrificio e marcatura su Brozovic, 7. Elmas, finalmente fiducia a questo ragazzo, che merita di giocare, 7,5. Milik, Politano e Allan non giudicabili. Gattuso, 10.
Ora a Cagliari. Abbiamo un conto da regolare con il piangina Maran e per dare gioia ai tifosi azzurri.